Lanciare una monetina nella Fontana di Trevi a Roma, o sostare sul balcone di vetro della Willis Tower a Chicago, sono esperienze stupefacenti, emozioni in viaggio che andrebbero fatte almeno una volta nella vita, per rendere ogni nostro viaggio un’avventura meravigliosa. Forse per noi italiani il lancio della classica moneta nella fontana più ammirata di Roma è più un rito scaramantico e magari un gesto che ormai ha poca attrattiva; ma immaginate di essere un turista in cerca di emozioni e leggende locali, che vive tuttora appieno la suggestione della Città Eterna e l’influsso evocativo della “Dolce Vita” Felliniana. Non vi verrebbe voglia di farlo immediatamente, sperando di ritornarci ancora, o d’incontrare l’amore della vostra vita?
Di volta involta vi incuriosiremo con nuove proposte fino a compilare una lista che aggiorneremo periodicamente, con esperienze insolite da vivere nei vostri viaggi, dalle più accattivanti alle più temerarie.
1. Nuotare nella Piscina del diavolo sul bordo delle Cascate Victoria, le più grandi del mondo.
In un luogo che sembra uscito dalla fantasia di un pittore, una vasca naturale a strapiombo su una cascata potrà ospitare i più audaci… non senza qualche precauzione. In questa piscina, formata da secoli di erosione a un’altezza di 108 metri, sarà possibile immergersi, affacciarsi e scattare foto, ma solo in un arco temporale ben preciso: da aprile a ottobre. Le cascate Vittoria, con la loro balconata acquatica sull’infinito, meta scenografica ambita da viaggiatori temerari, è visitabile solo dal territorio dello Zambia, benché si trovi al confine anche con lo Zimbabwe.
2. “Fare una doccia” tra gli spruzzi delle Cascate del Niagara
Poste sul confine tra Stati Uniti e Canada, queste cascate hanno aumentato la loro popolarità negli anni ‘50, divenendo acclamata meta turistica dopo l’omonimo film con la grande Marilyn Monroe. Le cascate che prendono vita dal fiume Niagara sono in tutto tre e i rispettivi salti sono chiamati: American Falls, poiché osservabile dal lato americano, Horseshoe Falls (ovvero “ferro di cavallo”) per la sua forma a staffa e Canadian o Bridal Veil Falls, perché sembra quasi un “velo da sposa” se osservato dal basso. Ovviamente, già ammirate a distanza da un battello, o dall’alto, sono uno spettacolo grandioso, ma come rinunciare all’ebrezza del passarci sotto per una doccia? Un’esperienza che cambierà la vostra prospettiva, mostrandovi appieno tutta la fragorosa potenza dell’acqua scrosciante.
3. Sedersi sul Preikestolen (Pulpito di roccia) in Norvegia
Se volete godere di una vista dei Fiordi norvegesi che sia mozzafiato nel senso letterale del termine, allora dovete necessariamente sedervi sul “Pulpito di roccia” a strapiombo del Lysefjord, considerato il simbolo per eccellenza della parte più “selvaggia” della Norvegia. La foto con i piedi penzolanti dal bordo roccioso è un vero must, ma consigliata rigorosamente a chi non soffre di vertigini; il Preikestolen è una formazione rocciosa in granito a picco sul mare, a un’altezza di 600 metri, ubicata a Sud-Ovest della Norvegia nella contea norvegese del Rogaland. Potrete giungervi facendo una passeggiata lungo un sentiero di ciottoli che s’inerpica in una pineta, alternato a passerelle di legno sopra formazioni d’acqua; dopo di che potrete riposare e meditare sulla grandezza della natura, seduti sul ciglio dell’infinito.
4. Fare zorbing (cioè rotolare giù da una prateria) in Nuova Zalanda
La prima idea che viene in mente, dinanzi a un’affermazione del genere, è quella romantica del rotolarsi tra l’erba di dolci pendii, mentre si è stesi. Invece no, lo zorbing, o sphereing, è qualcosa di adatto ai più audaci, a coloro che non hanno il timore di modificare la prospettiva del mondo trovandosi a testa in giù lungo una verde discesa… all’interno di un globo gonfiabile trasparente. Sembra essere questa la tendenza degli sport estremi dell’ultimo periodo e le praterie della Nuova Zelanda si direbbero perfette per lo scopo. Il luogo deputato allo zorbing è il distretto di Rotorua, nell’Isola Nord. Il parco di Ogo diverrà quindi la vostra tappa obbligatoria se, recandovi in Nuova Zelanda, vorrete sperimentare anche questa divertente esperienza per provare un po’ di adrenalina in tutta sicurezza.
5. Nuotare e dondolarsi al confine del mondo, in Ecuador
L’Ecuador è posto alla “metà del mondo”, ovvero lì dove i due emisferi si uniscono. Poco fuori dalla città di Quitos, la capitale, è posta proprio la rossa linea dell’Equatore; qui troverete anche il “Monumento alla metà del mondo” e l’omonimo parco, dove sperimentare le particolari leggi della fisica che vigono in questa zona (come il tenere un uovo in equilibrio sulla testa di un chiodo). Per un bagno alla metà del mondo, proseguendo la linea rossa, si giunge alla città di Guayaquil, la “Perla del pacifico”; situata presso il fiume omonimo, è collegata all’oceano da un braccio di mare, l’Estero Salado, che attraversa la parte occidentale del centro città. Uno dei bagni più incantevoli sarà a La Ruta del Sol. Un’altra cosa da fare nei pressi dell’Equatore è, infine, l’altalena alla metà del mondo, vicino alla città di Baños de Agua Santa, presso la “Casa del Arbol”, un luogo panoramico particolarmente suggestivo. All’esterno di una baita su un albero, punto di osservazione del vulcano Tungurahua, è posta un’altalena che, a quattro metri di altezza sul pendio, vi donerà l’ebbrezza di dondolare a strapiombo sulle Ande.
6. Mangiare sushi al ristorante di Jiro a Tokyo
Jiro Ono è ormai un anziano cuoco, ma il suo ristorante di sushi è il più famoso di tutta Tokyo. Si chiama “Sukyabashi Jiro” ed è talmente noto da aver ricevuto persino il privilegio di un docu-film su Netflix. Il posto è piuttosto piccolo, appena dieci coperti, ma il pesce è sempre freschissimo e il riso cotto appositamente in base al numero delle prenotazioni. Da quel che si dice, Jiro è uno dei pochi a creare un perfetto equilibrio tra riso, pesce e salsa di soia, tanto da essere stato il primo ristorante al mondo di sushi ad aver ricevuto le tre stelle Michelin. La sua notorietà è tale (anche per aver ospitato tra i suoi convitati persino Obama, insieme al premier giapponese Abe) che per ottenere una prenotazione si deve talvolta attendere sino a un anno e un pasto qui costa dalle 200 alle 300 euro, ma pare ne valga assolutamente la pena. Un’ultima curiosità, per chi volesse approfittarne per un giro turistico-culturale, a soli nove minuti a piedi si trova il teatro Kabuki-za.
7. Vedere le sfumature rosa della Laguna Salada de Torrevieja in Spagna
Pare che a conferire questo particolarissimo e surreale colore, ad alcuni laghi nel mondo, sia un’alga che rilascia un pigmento capace di assorbire la luce solare, per cui il colore delle acque cambia a seconda delle ore del giorno. Tra essi, la Laguna Salada è uno dei luoghi più vicini all’Italia (gli altri sono in Africa, Australia e Azerbaijan), nonché uno dei laghi salati più estesi d’Europa. E non è solo uno spettacolo naturale suggestivo, pare che le acque di questa laguna siano anche curative grazie al particolare microclima, per cui immergersi è come sperimentare una Spa naturale ad accesso libero; tali proprietà sono benefiche per la pelle, i tendini, i muscoli, le articolazioni e la respirazione. Le saline contenute in questa laguna sono due e collegate tra loro, una è chiamata La Mata e la seconda Torrevieja, come la città posta nelle vicinanze, ed è questa a colorarsi di rosa. Inoltre, quello prodotto dalle alghe non è l’unico rosa della laguna, perché vi stazionano anche dei fenicotteri di questo colore, per cui, se avrete la fortuna, potrete immergervi nelle sue spettacolari acque colorate e poi scattare delle foto ai graziosi fenicotteri, se sarete così abili da immortalarli.
8. Nuotare nella Grotta azzurra di Capri
È la principale attrazione dell’isola a ragion veduta, un vero spettacolo naturale di cui si può godere accedendo da una barca a remi, attraverso un ingresso largo due metri e alto uno. Dopo di che si accede a una cavità ampia 25 metri e lunga 60, dove all’inizio appare tutto scuro, poi la luce inizia a diffondersi e l’acqua dipinge sulle pareti di roccia marina degli stupendi riflessi azzurri. Per poterla visitare è necessario recarsi su una biglietteria/zattera posta sul mare e attendere il proprio turno, ma bisogna munirsi di molta pazienza, poiché la coda è abbastanza lunga, in quanto i visitatori accorrono da tutto il mondo. Circa il bagnarsi al suo interno, di fatto non è possibile durante l’escursione in barca, per cui chi non vuole assolutamente rinunciarvi dovrà attendere che i tour siano conclusi (dopo le 17.30), affinché non vi siano più imbarcazioni e la zattera della biglietteria sia a riva e ancorata. L’accesso è possibile solo a nuoto, per cui è consigliabile che il mare sia molto calmo, in quanto l’arco d’ingresso è basso e se il mare è agitato il rischio di finire contro la roccia non è da sottovalutare. Una volta entrati, però, potrete godere di un vero e proprio bagno da sogno.
9. Vedere un musical a Broadway, New York
Se siete in viaggio per gli States è un’esperienza imperdibile: non potete trovarvi a New York, nei pressi di Times Square, e non passare tra 41st Street e 52nd Street e tra 6th Avenue e 8th Avenue. È qui che c’è la più alta concentrazione di teatri al mondo, circa 40 e ciascuno replica ogni notte spettacoli grandiosi per le scenografie, le coreografie e l’incredibile bravura degli artisti che vi si esibiscono. L’imbarazzo della scelta è elevato, ma se volete andare sul classico la preferenza non può che ricadere su titoli come il mitico Cats, o il famosissimo Chicago, Evita, The phantom of the opera. Di certo ne uscirete anche voi canticchiando melodie famose come “Memory”, “Roxie” o “Don’t cry for me Argentina”. Per chi, invece, preferisce gli spettacoli circensi, dal 2016 è possibile anche prendere parte a uno degli spettacoli del Cirque du Soleil.
10. Passare del tempo in un Ashram
Un Ashram è un edificio deputato alla meditazione, tipico dell’India. C’è chi vi va per un corso di yoga, chi semplicemente per spezzare i ritmi quotidiani frenetici e apprendere l’arte della lentezza e della calma. La parte dell’India considerata più spirituale è il sud e forse passare del tempo in un Ashram è divenuta un po’ una moda in seguito al noto film con Julia Roberts: “Mangia, prega ama”; per chi, invece, ha necessità di un contatto con il proprio Sé, attraverso il silenzio assoluto e la meditazione, sarà un’esperienza senza eguali. Di Ashram ce ne sono diversi e ognuno con il proprio “carisma”, la propria finalità spirituale; trascorrere un periodo qui (è consigliabile almeno un mese) significa vivere un’esperienza attraverso la quale si apprende a condurre un’esistenza semplice, lenta, di contemplazione e condivisione. Il cibo è sano, si lavora insieme agli altri ospiti, si vive a contatto con la natura e gli animali e si aiuta chi ne ha bisogno agendo con compassione.
Uno dei più famosi è quello di Sri Aurobindo, a Pondicherry, nella regione del Tamil Nadu, qui è possibile visitare anche la tomba del fondatore, il guru Sri Aurobindo e di Mirra Riccardo, la sua figlia spirituale, detta “La Mère”, a cui Sri Aurobindo lasciò in gestione l’Ashram e la comunità di discepoli quando decise di ritirarsi in solitudine.
11. Rilassarsi in un cafè di Montmartre a Parigi
Respirare ancora oggi l’atmosfera bohèmienne della Belle Époque parigina si può e ciò avviene nel quartiere degli artisti per eccellenza: Montmartre. Dopo aver visitato l’ormai notissima basilica de Le Sacre Coeur e la chiesetta di St. Pierre, una delle più antiche di Parigi con la sua navata del XII secolo, proseguite verso Allées des Brouillards, dove tra giardini fioriti e palazzi ottocenteschi visse Renoir, in un’ala dello Château des Brouillards. Scendendo verso l’Avenue Junot e Rue Lepic, tra le stradine vi sarà possibile scorgere il Moulin de la Galette, immortalato proprio nei dipinti di Renoir e di Van Gogh. Un tempo era un ristorante, caffè e sala da ballo, oggi è un bar, ristorante e braceria. Potrete comunque rievocare i fasti di un tempo rilassandovi qui; in alternativa potrete trovare tanti altri piccoli cafè nella piazza degli artisti, in cui sedervi, guardare la gente passare e rivivere gli echi del fermento culturale parigino, tra un aperitivo a base di Pastis e un buon calice di rosso.